Cronologia di Vita
1181-82: Assente il padre, nasce in Assisi Francesco da Pietro di Bernardone e madonna ‘Pica’. Al battesimo il bambino viene chiamato Giovanni, ma il padre, rientrato dal suo viaggio mercantesco, lo chiamò Francesco.
1202: È lotta aperta fra Perugia e Assisi. Gli eserciti contrapposti si scontrano a Collestrada. La vittoria è dei Perugini. Fra gli Assisani catturati anche il ventenne Francesco, che rimarrà prigioniero a Perugia per circa un anno.
1204: Francesco vive un lungo periodo di malattia; verso al fine dell’anno decide di recarsi in Puglia, per combattere sotto la guida di Gualtiero di Brienne ma, giunto a Spoleto, in seguito ad una visione misteriosa, capovolge i suoi progetti e torna in Assisi.
1205: Il ventiquattresimo anno segna anche l’inizio della sua conversione: l’abbandono degli amici, della giovinezza spensierata; una vita di più intensa preghiera; l’incontro e il bacio al lebbroso; L’incontro di Francesco con il Crocifisso a San Damiano; il pellegrinaggio a Roma e la prima esperienza di povertà.
1206: Rinunzia ai beni paterni; restaura le tre chiesette di San Damiano, di San Pietro della Spina e della Porziuncola.
1208: Nella primavera ascolta alla Porziuncola il Vangelo della messa votiva degli Apostoli, che matura in lui la vocazione evangelica e apostolica; nello stesso anno gli si raccolgono attorno i primi compagni, che vengono così a costituire embrionalmente il Primo Ordine Francescano.
1209: Compone una prima breve Regola e con i compagni si reca a Roma per averne l’approvazione, che gli viene concessa oralmente. Al ritorno si fermano nell’angusto tugurio di Rivotorto.
1210: Costretta a lasciare il tugurio di Rivotorto, la crescente fraternità si trasferisce alla Porziuncola.
1212: Chiara, diciottenne, fugge alla Porziuncola, ove Francesco la consacra a Dio con il taglio dei capelli e la vestizione; dopo breve tempo la segue la sorella Agnese: è l’inizio del Secondo Ordine Francescano.
1217: A Pentecoste il primo Capitolo generale alla Porziuncola; vengono erette 12 province o circoscrizioni francescane.
1219: A Pentecoste Capitolo alla Porziuncola; viene deciso l’invio di francescani in Germania, Francia, Ungheria, Spagna e Marocco. I cinque che raggiungono il Marocco vengono martirizzati (protomartiri francescani). Francesco stesso s’imbarca in Ancona e raggiunge il campo crociato a Damiata.
1221: Francesco scrive la Regola detta ‘non bollata’, che viene presentata nel Capitolo di Pentecoste.
1223: Francesco, a Fontecolombo, redige la Regola definitiva ‘bollata’, che il 29 novembre Onorio III approva con la bolla Solet annuere. L’originale della Regola è conservato presso la Basilica di San Francesco.
1224: Il 14 settembre sul monte della Verna (Ar), il Santo riceve l’impressione delle stimmate.
1225: A San Damiano Francesco compone il Cantico di Frate Sole, conosciuto anche come Cantico delle Creature.
1226: La sera del 3 ottobre, a 44 anni, il Poverello muore alla Porziuncola. Il giorno seguente viene portato in Assisi e deposto provvisoriamente nella chiesa di San Giorgio.
1228: Papa Gregorio IX il 16 luglio è in Assisi per la solenne canonizzazione del Santo; il 17 pone la prima pietra della nuova Basilica in suo onore.
1230: 25 maggio: solenne traslazione del corpo di san Francesco da San Giorgio alla nuova Basilica di San Francesco in Assisi, che Gregorio IX, con la bolla Is qui ecclesiam suam, del precedente 22 aprile aveva già dichiarato soggetta al Romano Pontefice, “Capo e madre dell’Ordine dei Minori”.
Preghiere
* Lodi di Dio Altissimo
Tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose.
Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo
Tu sei re onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra
Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dei,
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza, Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete.
Tu sei gaudio e letizia, Tu sei nostra speranza, Tu sei giustizia.
Tu sei temperanza, Tu sei tutta la nostra ricchezza a sufficienza.
Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine.
Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore,
Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio.
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede.
Tu se la nostra carità. Tu sei tutta la nostra dolcezza,
Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore,
Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
* Absorbeat
Rapisca, ti prego, o Signore,
l’ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo,
perché io muoia per amore dell’amor tuo,
come tu ti sei degnato morire
per amore dell’amor mio.
* Preghiera davanti al Crocifisso
Altissimo glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio.
Et dame fede diricta,
speranza certa e carità perfecta,
senno e cognoscemento,
Signore,
che faccia lo tuo santo
e verace comandamento.
Amen.
* Saluto alla beata vergine maria
Ave, Signora, santa regina,
santa Madre di Dio, Maria,
che sei vergine fatta Chiesa
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme col santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
Tu in cui fu ed è ogni pienezza
di grazia e ogni bene.
Ave, suo palazzo, ave, suo tabernacolo, ave, sua casa.
Ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre.
E ave, voi tutte, sante virtù,
che per grazia e lume dello Spirito Santo
siete infuse nei cuori dei fedeli,
affinché le rendiate,
di infedeli, fedeli a Dio.
Cantico delle Creature
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual'è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.
Laudate e benedicete mi' Signore et rengratiate
Benedizione a Frate Leone
Il Signore ti benedica e ti custodisca,
mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.
Rivolga verso di te il suo sguardo e ti dia pace.
Il Signore benedica te, frate Leone.